Il contesto: la difficoltà occupazionale di persone con disagio psichico
Il disagio psichico è una delle principali cause di assenza dai luoghi di lavoro e la cattiva gestione di questo problema genera ricadute di forte impatto su tutta la società:
• I disabili occupati in Italia sono meno del 18 %, quelli con difficoltà psichiche solo l’1,5%.
• Per l’85% dei disabili la pensione costituisce la principale fonte di reddito.
• Oggi oltre 750 mila persone disabili sono iscritte alle liste di collocamento.
• Con la recessione economica le aziende possono chiedere la sospensione dagli obblighi di assunzione previsti dalla legge 68/99 e così il 25% dei posti riservati rimane scoperto.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (I.L.O.) stima che questa situazione costa tra l’1 e il 7% del PIL.
Il potenziale di moltissime persone rimane non sfruttato e non riconosciuto, lasciando la maggior parte di loro a vivere nella dipendenza e nell’esclusione sociale.
La sfida
L’idea di Job Stations, nasce grazie al concorso “Give Mind a Chance!” promosso da Fondazione Italiana Accenture e da Progetto Itaca Onlus con l’obiettivo di trasformare una storia di disagio psichico in risorsa…
…per l’azienda:
• È una soluzione per vincoli di legge;
• crea vantaggi diretti come: Incentivi pubblici o risparmio di esoneri;
• è un programma di responsabilità sociale: promuove una importante iniziativa sociale in ambito risorse umane.
…per l’individuo:
• Offre una soluzione lavorativa sostenibile in ambiente stimolante, protetto e sicuro.
• Contribuisce al costituire e mantenere un buon livello di benessere nel tempo.
…per la società:
• consente un risparmio in fondi erogati in pensioni e contributi assistenziali;
• aumenta la sicurezza e il benessere per le famiglie delle persone coinvolte;
• è un’opportunità per diffondere la cultura dell’inclusione e per sfruttare potenziale e risorse inespresse.
Job Station: una soluzione innovativa ed efficace per la gestione del collocamento obbligatorio
• Job Stations è un centro di telelavoro per lavoratori iscritti alle categorie protette con invalidità di origine psichica;
• è a disposizione delle aziende, le quali:
₋ assumono il telelavoratore e lo computano nella quota d’obbligo ex lege 68/99;
₋ inviano il telelavoratore presso Job Station;
₋ possono godere degli incentivi e delle facilitazioni previste dalla normativa.
• Il centro è gestito da tutor lavorativi esperti, che:
₋ segnalano la risorsa e si formano sulla mansione del telelavoratore;
₋ formano il telelavoratore;
₋ assicurano all’azienda la qualità e il volume del lavoro svolto.
I vantaggi per le aziende partner
L’adesione a Job Stations consente:
• la copertura dei vincoli del collocamento obbligatorio in modo sicuro e duraturo
• di usufruire degli incentivi disponibili per il collocamento mirato: contributi a copertura salariale fino 60% del costo azienda e strumenti di flessibilità;
• di affidare a professionisti formazione, inserimento e gestione delle risorse in categoria protetta;
• di essere promotori di un’iniziativa di responsabilità sociale d’azienda, con un forte impatto positivo in termini di visibilità e comunicazione.
Il telelavoro
• E’ un modello di lavoro flessibile che consiste nello svolgere la prestazione lavorativa in un luogo diverso da quello del datore di lavoro.
• Il telelavoro può configurarsi come attività di lavoro subordinato, in tal caso è disciplinato da un Accordo interconfederale *:
₋ il telelavoro consegue ad una scelta volontaria del datore di lavoro e lavoratore;
₋ è previsto anche per contratti a tempo determinato;
₋ il telelavoratore fruisce degli stessi diritti di un lavoratore comparabile;
₋ il carico di lavoro ed i livelli di prestazione devono essere equivalenti;
₋ Il datore di lavoro è responsabile di installazione e manutenzione degli strumenti di lavoro e il telelavoratore deve averne debita cura;
₋ alla disciplina contrattuale è affidata la possibilità di adeguare o integrare i criteri definiti dall’Accordo.
• La Legge di Stabilità 2012 mira a migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con specifico riferimento a disabili proprio tramite l’introduzione del telelavoro.
* Fonte: “Accordo interconfederale del 9 giugno 2004” per il recepimento dell’”Accordo quadro Europeo del 16 luglio 2002”.
Il telelavoro come strumento di integrazione
• L’integrazione lavorativa di persone con disagio mentale è una sfida difficile: si tratta di trovare un equilibrio tra lo sforzo per raggiungere l’autonomia e il mantenimento del benessere.
• Per alcuni il contesto aziendale è un’opportunità di integrazione.
• Tuttavia, la maggior parte delle persone con disabilità psichica, nonostante le buone abilità lavorative specifiche, non riesce a sostenere la pressione dell’ambiente aziendale.
• Il principale ostacolo è la relazione con l’ambiente lavorativo (rumore, confusione, cambiamenti veloci o imprevisti, scadenze, atmosfera di pressione costante, ritmi di lavoro irregolari …).
• Job Stations è una soluzione efficace perchè l’ambiente è ideato nel rispetto dei bisogni del lavoratore con disabilità psichica e garantisce una buona produttività.
Le professioni svolgibili in telelavoro
Di seguito è riportato, a titolo soltanto esemplificativo, un elenco delle mansioni che possono essere svolte in telelavoro.
Alcune di queste, sono più adatte a lavoratori con invalidità psichica, in quanto più routinarie, con bassa discrezionalità, riconducibili a procedure chiare e abbastanza rigide.
Archivista
Inserimento dati da supporto cartaceo a supporto digitale e organizzazione
Data Miner
Esplorazione ed analisi di dati con estrazione di informazioni specifiche.
Data Entry
Ricerca ed inserimento dati su specifici gestionali, per la creazione e
Data Manager
Gestione e interrogazione di banche dati ed estrazione di informazioni secondo
Mansioni contabili e amministrative
Inserimento dati su gestionali contabili, redazione e/o controllo di note spesa o prima nota.
Pratiche di base per la liquidazione risarcimenti di polizze assicurative.
Servizi generali
Raccolta dati per gestione ordini e approvvigionamenti; organizzazione agenda appuntamenti; recall su organizzazione eventi.
Servizi IT
Testing software e rilevazione errori di programmazione.
Lo sviluppo al novembre 2015
3 Centri in tre città
• Job Stations 1 ha aperto a Milano nell’Ottobre 2012 grazie a Progetto Itaca Milano;
• Job Stations 2 ha aperto nell’Aprile 2014 a Roma, grazie a Progetto Itaca Roma;
• Job Stations 3 ha aperto a Milano nel Luglio 2015, grazie a Fondazione Bertini.
• Più di 45 persone formate per partecipare a Job Stations.
• 30 contratti di lavoro per persone con disabilità psichica tra Ottobre 2012 e Settembre 2015.
• L’ 86% dei lavoratori ha ottenuto contratti di lungo termine.
Chi siamo
Associazione Progetto Itaca Onlus, è stata costituita nel 1999 da un gruppo di volontari con l’intento di attivare iniziative e progetti di informazione, prevenzione, solidarietà e assistenza rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e di sostegno alle loro famiglie. Oggi gestisce una linea d’ascolto nazionale gratuita, gruppi di auto e mutuo aiuto, gruppi di formazione per famigliari, progetti di prevenzione per gli studenti di scuola superiore, programmi di counselling; cfr www.progettoitaca.org . Progetto Itaca si occupa dell’inserimento sociale e lavorativo di persone con disagio psichico con il progetto Club Itaca, che ospita Job Stations.
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